Conti
22 Maggio 2025

Tutto sui conti dormienti: cosa sono e come chiedere il rimborso

Capita non di rado che un conto rimanga inattivo per un lungo periodo di tempo. Ciò può accadere per i più svariati motivi, per esempio perché ci si dimentica di averlo oppure a seguito del decesso del titolare.

Il conto inattivo diventa quindi dormiente e il saldo presente viene trasferito su un Fondo dedicato.

In questa guida, vediamo di capire meglio cosa sono i conti dormienti, come evitare che lo diventino e, sopratutto, come recuperare i soldi presenti sul conto se questo succede.

Conti dormienti: cosa sono e caratteristiche

I conti dormienti sono conti sui quali, per un determinato periodo di tempo, non è stata svolta alcuna operazione su iniziativa del titolare del conto (o di terzi da lui delegati).

Perché un conto venga classificato come dormiente, deve possedere queste due principali caratteristiche:

  • avere un saldo superiore ai 100 euro
  • risultare inattivo per un periodo di tempo di 10 anni.

L'inattività del conto viene decretata nel momento in cui il titolare dello stesso (o terzi da lui delegati a operare), non effettua nessuna operazione per 10 anni. Questo passaggio è molto importante da comprendere in quanto la movimentazione del conto deve avvenire su iniziativa del titolare.

Questo significa che eventuali operazioni poste in essere da parte dell'intermediario (ossia banca o istituto presso il quale è detenuto il conto) non sono sufficienti. Per esempio, l'accredito di eventuali interessi maturati, l'invio di estratti conto e via di seguito che vengono operati dalla banca nell'ambito dell'ordinaria amministrazione dello stesso.

Il titolare del conto deve quindi movimentarlo in maniera “attiva”.

Una volta che il conto è divenuto dormiente, il saldo presente viene trasferito su un apposito Fondo, istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tale trasferimento, come vedremo meglio più avanti, avviene seguendo precise tempistiche e modalità contenute nella relativa normativa.

Se hai un conto inattivo da diverso tempo che utilizzi magari come conto secondario, valuta se è ancora conveniente tenerlo aperto. Esistono a oggi molti conti correnti gratuiti che, anche se inutilizzati, non ti costano spese.

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Non solo conto dormiente: le tipologie di rapporti che possono diventarlo

È in realtà più corretto parlare di “rapporti dormienti” in quanto possono divenire tali non solo i conti correnti.

Oltre al conto corrente, possono diventano dormienti i seguenti rapporti bancari e finanziari:

  • Libretti di risparmio nominativi
  • Certificati di deposito nominativi
  • Fondi di investimento o altri strumenti finanziari
  • Libretto di risparmio al portatore
  • Certificati di deposito al portatore
  • Assegni circolari non incassati
  • Polizze assicurative.

Sostanzialmente, qualsiasi tipologia di rapporto che prevede un deposito di denaro o di strumenti finanziari o assicurativi con valore superiore ai 100€, viene considerato dormiente quando rimane inattivo per 10 anni.

Due eccezioni a questa regola generale sono rappresentate dagli assegni circolari (dormienti dopo 3 anni e per qualsiasi importo) e le polizze assicurative (dormienti dopo 2 anni).

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Author
Alfredo de Cristofaro
Founder QualeBanca.com
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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