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30 Ottobre 2023

Svuotare il conto corrente prima del pignoramento: dove è possibile mettere i soldi

Quando ci si trova di fronte all'eventualità di un'espropriazione forzata della propria liquidità, c'è una domanda che nasce spontanea: è possibile difendersi dal pignoramento del conto corrente?

Malgrado le norme di legge siano state concepite per tutelare in primis il creditore, che deve vedere tutelato il suo diritto ad essere rimborsato, esistono delle soluzioni legali per evitare il pignoramento del conto, o quantomeno per rendere meno agevole poterlo fare.

Vediamo quali sono.

Pignoramento conto corrente: quando si può fare e quando no

Prima ancora di vedere quali sono le strategie che il debitore può mettere in atto per sfuggire al pignoramento del conto, occorre capire quando un conto corrente non è pignorabile e quando invece è possibile procedere all'espropriazione forzata.

La regola generale vuole che possa essere pignorata la somma relativa al credito aumentata della metà. Tradotto: se ho un debito di 2000 euro si può pignorare una somma pari a 3000 euro. La somma aggiuntiva rispetto al debito iniziale serve per coprire le spese giudiziarie affrontate dal creditore. Sarà poi il giudice a stabilire la cifra precisa da rendere al creditore in base all'ammontare delle spese affrontate.

Vige poi un'altra regola fondamentale: possono essere oggetto di pignoramento solamente le somme che eccedono il triplo dell'assegno sociale pari a 1.509,81 euro (503,27 x 3). Tutte le somme che superano tale limite possono essere pignorate mentre sono intoccabili le somme che stanno sotto tale soglia. Tradotto: se sul conto c'è una liquidità pari a 2000 euro, possono essere pignorati 490,19 euro.

Attenzione però. Questo limite è relativo alle somme presenti sul conto alla data di notifica del pignoramento. Se poi quel conto viene alimentato con successivi accrediti, come per esempio nel caso di stipendio/pensione, potrà essere pignorato fino a massimo un quinto dello stipendio/pensione.

Stesso discorso vale per un eventuale conto in rosso: sono oggetto di pignoramento le eventuali somme accreditate nel futuro (sempre in relazione alla parte eccedente il triplo dell'assegno sociale).

Ma quando un conto corrente non è pignorabile? Non sono mai pignorabili i conti correnti alimentati da: assegni di accompagnamento per disabili, rendite derivanti da assicurazioni sulla vita, pensioni di invalidità.

In tutti gli altri casi è possibile effettuare il pignoramento del conto corrente secondo procedure e limiti ben precisi.

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Svuotare il conto corrente prima del pignoramento: dove mettere i soldi per non farli pignorare

Sia che provengano dalla pensione o dallo stipendio, che siano il frutto di risparmi o che derivino da introiti relativi all'affitto di un appartamento, l'obbiettivo del debitore è quello di proteggere i propri risparmi, siano essi depositati in banca o in posta. Per fare ciò, il tentativo è quello di svuotare il conto corrente prima che arrivi l'atto di pignoramento. Da quel momento in poi, infatti, il conto viene bloccato e non sarà più possibile disporre delle somme presenti.

Ma dove mettere i soldi per il evitare il pignoramento del conto? Esistono diverse soluzioni, ognuna con i suoi pro e i suoi contro. Ricordiamo poi che la legge è volta a tutelare il creditore e a fare in modo che quest'ultimo venga risarcito del debito.

É bene quindi anche per il creditore, sapere quali possono essere le strategie adottate dal debitore che si chiede come evitare il pignoramento del conto corrente. Vediamo più nel dettaglio quali sono.

Mettere i soldi in una cassetta di sicurezza

Come conservare i soldi per evitare il pignoramento? La prima strategia consiste appunto nello svuotare il conto corrente pignorabile portando a casa tutto il denaro oppure conservandolo in un cassetta di sicurezza. Il contenuto delle cassette di sicurezza è infatti riservato e non è a conoscenza nemmeno della banca. Occorre però ricordare che anche le cassette di sicurezza possono essere rintracciate tramite l'anagrafe dei conti correnti e che quindi è possibile effettuare anche il pignoramento di una cassetta di sicurezza.

Infine, per il prelievo di somme superiori ai 10.000 euro la banca dovrebbe segnalare tale movimento dando luogo ad accertamenti fiscali.

Trasferimento del denaro su un altro conto corrente

Sono in tanti a pensare che evitare il pignoramento del conto sia sufficiente svuotarlo e trasferire i soldi in modo da farlo risultare in rosso. Il trasferimento del denaro su un altro corrente può avvenire in due modi: effettuando un bonifico su un conto intestato a terzi oppure trasferire il denaro su un altro conto intestato a nome del debitore.

Entrambe le tattiche presentano dei limiti. Nel caso di trasferimento dei soldi su un altro conto intestato a nome del debitore, occorre ricordare che esiste l'anagrafe dei conti correnti e che quindi per il creditore è sempre possibile risalire al secondo conto corrente.

L'accesso all'anagrafe può essere effettuato solo dopo la notifica dell'atto di precetto al debitore. Il debitore quindi potrebbe lasciare qualche euro sul conto pignorabile per indurre il creditore a pensare che il debitore non abbia soldi. Questa soluzione può essere efficace solo se il debitore sposta la liquidità prima che la banca riceva l'atto di pignoramento, momento in cui procede al blocco del conto. Si ricorda poi che per sbloccare un conto corrente pignorato esistono diverse strade percorribili. 

L'altra soluzione adottata per evitare il pignoramento è quella di effettuare un bonifico a favore di un'altra persona. Anche in questo caso esistono però dei limiti entro i quali è possibile operare. Il creditore ha infatti 5 anni di tempo per chiedere la revoca del bonifico nel caso in cui questo risulti effettuato a titolo di donazione. Il bonifico, per non poter essere oggetto di revoca, deve essere effettuato per attestare una vendita oppure il pagamento di un debito.

Richiesta di un assegno circolare per evitare il pignoramento

Per svuotare il conto corrente è possibile richiedere alla banca l'emissione di un assegno circolare a proprio nome o a nome di un'altra persona (amico, familiare, conoscente etc). L'assegno non può in questo caso essere pignorato. Il debitore non potrà ovviamente beneficare dei soldi ma questi non saranno visibili nemmeno agli occhi del creditore. L'assegno scade però dopo 3 anni entro i quali deve essere riscosso.

In quel lasso di tempo poi, c'è sempre da considerare che se il denaro non può essere pignorato dal creditore non può nemmeno essere utilizzato dal debitore.

Si possono depositare i soldi su PayPal per svuotare il conto corrente?

Il conto PayPal è un conto corrente a tutti gli effetti e, in quanto tale, pignorabile.

A rendere però più difficoltoso risalire ad eventuali soldi lì depositati, c'è il fatto che si tratta di un conto estero e che, soprattutto, non risulta nell'anagrafe dei conti correnti. Per quanto però risulti più complicato risalire ai fondi presenti su un conto PayPal, il creditore può comunque effettuare il pignoramento di quanto presente nel conto stesso così come di quanto presente su altre carte di credito ricaricabili.

Investire in una polizza a vita

Per svuotare il conto corrente si può investire il denaro in una polizza vita. La legge, infatti, dispone che le polizze vita non possono essere pignorate ma solamente nel caso in cui siano state sottoscritte a scopo assistenziale e non speculativo. Le polizze legate infatti a mercati finanziari possono invece essere oggetto di pignoramento.

Fingere un debito per svuotare il conto

Si tratta di una delle strategie più utilizzate per svuotare il conto corrente al fine di evitare un pignoramento. In sostanza il debitore finge di avere un debito con una persona ed emette un assegno a suo nome giustificando la somma come il pagamento di un debito pregresso. Il “complice” effettua quindi un pignoramento in forza di tale assegno per poi restituire i soldi al debitore.

In questo caso il rischio, di non poco conto, è quello che questa tattica possa essere oggetto di un'azione di simulazione da parte del creditore, azione che non ha termini di scadenza.

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Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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