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24 Agosto 2022

Revolut vs N26: pochi dubbi sul vincitore

Anche in Italia le banche online stanno stravolgendo le abitudini dei risparmiatori, grazie all'approccio digitale e innovativo che le caratterizza.
Con una banca online la gestione del conto corrente avviene adesso comodamente tramite un’app, senza mai doversi recare fisicamente in banca e il tutto a fronte di costi complessivi davvero molto bassi se confrontati a quelli dei conti tradizionali.

In questa recensione proviamo a mettere a confronto due dei maggiori operatori di digital banking nel panorama europeo: Revolut e N26.
Entrambi presentano numerose caratteristiche e funzionalità simili, ma per una questione di comodità sarebbe per molti preferibile aprire un conto con soltanto uno dei due (in realtà nulla ci vieta di avere un conto attivo sia con Revolut che con N26, dal momento che entrambi i conti standard offerti sono a canone zero).
Entrambi sono conti online che consentono di operare principalmente tramite app, da smartphone o tablet.
Si tratta quindi di conti correnti digitali al 100% (non è possibile recarsi presso una succursale fisica della banca), con IBAN e carta associata (sia fisica che virtuale) tramite i quali effettuare pagamenti, trasferire e ricevere denaro e molto altro ancora.

Vediamo di capire più nel dettaglio quale dei due conti scegliere, soffermandoci sugli aspetti relativi alla sicurezza, ai servizi bancari offerti, alle differenze tra i due conti, ai principali costi e infine all’aspetto legato al servizio clienti, cercando di metterne in evidenza le principali caratteristiche, punti di forza e punti di debolezza.
Nella parte finale troverai anche un commento finale, con i nostri giudizi e le opinioni sul confronto tra Revolut e N26

Cosa abbiamo apprezzato di N26

  • Aderisce al Fondo di Tutela dei Depositi tedesco.
  • IBAN italiano.
  • Prelievi e pagamenti in area euro sempre gratuiti.
  • Agisce da sostituto d’imposta.
  • Nessuna maggiorazione sul tasso di cambio per le operazioni in valuta estera.

Cosa abbiamo apprezzato di Revolut

  • Conto multivaluta ideale per chi viaggia.
  • Carte virtuali usa e getta.
  • Offre servizi di investimento.
  • Costi contenuti.
  • Possibilità di creare sottoconti anche per figli minorenni.

Cosa non ci è piaciuto di N26

  • Non si possono versare assegni e contanti.
  • Non si possono richiedere prestiti o mutui.
  • Non offre carte di credito.
  • Non offre servizi di investimento.
  • Assistenza telefonica prevista solo con il conto N26 Metal. Per gli altri conti è assente.

Cosa non ci è piaciuto di Revolut

  • Assenza di carte di credito, prestiti e mutui.
  • Assistenza telefonica non prevista.
  • IBAN italiano non disponibile (IBAN lituano).
  • Commissioni sui prelievi di contanti.
  • Il conto va dichiarato come attività finanziaria detenuta all’ estero.

❓ È più sicuro Revolut o N26?

Entriamo quindi nel vivo di questa recensione partendo da un aspetto di primaria importanza: quello relativo alla sicurezza del conto e delle operazioni effettuate. 

Una prima importante differenza risiede nella protezione garantita ai correntisti in merito ai fondi depositati sul conto.

Per intenderci: gli istituti dotati di licenza bancaria (ossia le banche che tutti conosciamo), aderiscono ad un fondo (il Fondo Interbancario di Tutela Depositi) grazie al quale - in caso di fallimento della banca - i correntisti sono protetti fino a 100.000.
In parole semplici, se la banca fallisce avrai indietro quanto depositato, fino a un massimo di € 100.000. 

Per quanto riguarda Revolut, di recente essa ha ottenuto una licenza bancaria in Lituania. Possiamo dunque considerare Revolut come una banca vera e propria.
Ciò significa infatti che Revolut può aderire al fondo di protezione. In poche parole, nella seppur remota eventualità di default della società, i soldi dei clienti sono garantiti fino a 100.000€. 

N26 è anch'essa una banca a tutti gli effetti, regolamentata e vigilata, che aderisce al Fondo di Tutela dei Depositi tedesco con garanzia di copertura dei correntisti fino 100.000€. 

Per quanto riguarda invece gli accorgimenti adottati in tema di protezione dei dati possiamo dire che entrambe si impegnano per garantire il più possibile la sicurezza delle operazioni effettuate.

Revolut si avvale di un team completamente dedicato al monitoraggio ed allo sviluppo dei protocolli di sicurezza dell’app. Predispone infatti tutta una serie di procedure protettive quali: 

  • Parametro biometrico per l’identificazione tramite impronta digitale per accedere al conto
  • Sistema di sicurezza Antifrode Sherlock che invia notifiche in tempo reale in caso di operazioni sospette. Se ad esempio lo smartphone è geolocalizzato a Bologna e viene effettuato un pagamento da Roma, il sistema bloccherà l’operazione informando il cliente che deciderà poi se bloccare o accettare l’operazione
  • Possibilità di creare carte virtuali usa e getta per i pagamenti da effettuare su siti di dubbia affidabilità, in maniera tale da scongiurare eventuali furti dei dati sensibili tramite il pishing.

Ricordiamo però che Revolut non prevede invece il protocollo 3D Secure per la sicurezza dei pagamenti online. 

Anche N26, lato sicurezza, si avvale di tutta una serie di accorgimenti e procedure quali: 

  • Autenticazione tramite Face ID/TouchID
  • Protocollo 3D Secure per acquisti online
  • Conferma transazione tramite PIN come alternativa al 3D Secure 
  • Cambiamento del PIN e blocco carta tramite app in caso di furto o smarrimento
  • Notifiche push in tempo reale per ogni movimento effettuato
  • Associazione al conto di un solo smartphone (ogni tentativo di collegamento da altro dispositivo deve essere autorizzato da quello principale)
  • Impostazioni di sicurezza personalizzabili. La carta N26 può essere, a scelta del titolare stesso, limitata. È possibile infatti scegliere in quale modo la carta può essere utilizzata bloccando funzioni quali la possibilità di pagare online, all’estero o di prelevare dagli ATM.

Ricapitolando, a livello societario N26 garantisce un livello di sicurezza leggermente maggiore rispetto a Revolut (l'ente regolatore tedesco è più rigido e affidabile del suo corrispondente lituano) mentre, sul versante della protezione dati ed operazioni, possiamo dire che le due realtà giocano ad armi pari in quanto entrambe mettono in atto le più innovative procedure ed accorgimenti per la tutela dei dati e per la sicurezza delle operazioni effettuate.

 

Revolut 0 - N26 1

❓ Quali sono i servizi bancari offerti da entrambi?

Sia il conto Revolut che il conto N26 prevedono un IBAN con carta di debito associata, comodamente gestibile via app sia tramite smartphone che tramite desktop. Si tratta quindi di conti correnti digitali che consentono di effettuare le operazioni previste tramite un semplice click. 

Le procedure di apertura del conto avvengono per entrambi esclusivamente via app, in modalità paperless (ossia senza invio di documenti in formato cartaceo), con tempi previsti di una decina di minuti e attraverso degli step guidati abbastanza semplici da seguire. 

Entrambi prevedono le più comuni operazioni base come:

  • Accredito stipendio/pensione
  • Pagamenti tramite Apple Pay e Google Play
  • Bonifici SEPA 
  • Monitoraggio del conto con notifiche push per ogni movimento effettuato
  • Gestione delle spese e invio denaro tramite protocollo P2P (con altri utenti anch’essi titolari di un conto N26 o di un conto Revolut)
  • Effettuazione spese ed acquisti all’estero
  • Prelievi ed invio denaro 
  • Emissione e spedizione carte, sia virtuali che fisiche
  • Accesso a sconti, promozioni, assicurazioni e servizi aggiuntivi variabili a seconda della tipologia di conto prescelta

Entrambi i conti prevedono poi una funzionalità molto simile che è quella degli Spaces e del Salvadanaio (rispettivamente per N26 e Revolut).
Queste funzionalità offrono la possibilità di creare degli spazi che fungono da salvadanaio digitale nel quale allocare delle cifre destinate a scopi specifici (per esempio per l’organizzazione di un viaggio, per l’acquisto di una macchina etc).
Questi spazi possono poi essere condivisi con amici e parenti anch’essi titolari di un conto Revolut o N26. 

Sia Revolut che N26 non offrono diversi servizi bancari tra cui carte di credito, mutui, fidi e finanziamenti.

Nel complesso dunque i servizi bancari offerti da Revolut e N26 si equivalgono.

 

Revolut 1 - N26 2

❓ Quali sono le differenze tra N26 e Revolut?

Accanto a queste similitudini in termini di operatività del conto fin qui analizzate, vediamo di capire invece quali sono le principali differenze tra il conto Revolut ed il conto N26 in termini di servizi offerti. 

La prima differenza consiste nel fatto che il conto Revolut è anzitutto un conto multivaluta che consente di operare in oltre 150 valute estere senza nessuna maggiorazione sul tasso di cambio (a meno che la stessa non avvenga nei weekend, nel qual caso viene applicata una commissione dello 0,5%).

Ciò significa che puoi detenere sul conto valute estere (es. dollari) e quindi pagare e ricevere pagamenti direttamente in quella valuta.

Una soluzione quindi decisamente pratica per chi viaggia spesso.

Il limite di conversione è variabile a seconda della tipologia di conto prescelta. Parte comunque da un limite massimo di € 1.000 al mese per la tariffa Standard base, ossia ogni mese di calendario puoi convertire valute fino a € 1.000 senza pagare commissioni. 

N26 non è invece un conto multivaluta, ma non prevede comunque nessuna maggiorazione sul tasso di cambio e nessuna commissione per i pagamenti POS in valuta estera.

Nei servizi bancari di base, il conto N26 offre però maggiore scelta rispetto al conto Revolut.
N26 infatti fornisce un IBAN italiano che consente di effettuare anche il pagamento di bollette, MAV e RAV e bollo auto.

Revolut invece è dotato di un IBAN lituano che permette l'invio di bonifici SEPA istantanei.

La terza differenza è che Revolut fornisce servizi di investimento mentre N26 no.
Nel conto Revolut è infatti prevista la sezione trading tramite la quale investire in differenti tipologie di strumenti come azioni USA, oro e criptovalute. 

La quarta differenza è relativa all’aspetto fiscale: N26 - in quanto istituto bancario con succursale sul territorio italiano - può fungere da sostituto d’imposta mentre Revolut no.

Ciò significa che un utente Revolut, nella dichiarazione dei redditi annuale, dovrà indicare il conto tra le attività finanziarie detenute all’estero. In poche parole potrebbe doversi rivolgere ad un commercialista per il disbrigo delle questioni fiscali, cosa che non avviene con un conto N26 in quanto ad occuparsene è la banca stessa. 

Il conto Revolut, infine, offre l’opportunità di creare dei sottoconti che possono essere utilizzati dai figli minorenni, sempre però sotto il controllo e la gestione dei genitori.
N26 prevede dei sottoconti ma non sono utilizzabili dai figli minorenni.

 

Revolut 2 - N26 3

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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