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Investimenti
01 Febbraio 2024

Imposta di bollo conto deposito: cos'è e quando non si paga

Quando si vuole scegliere uno tra i migliori conti deposito, è utile anche valutare se l'imposta di bollo è a carico del cliente o della banca.

Il conto deposito è ad oggi una delle soluzioni più apprezzate da parte di chi vuole far fruttare i propri risparmi e la propria liquidità.

Ma cos'è l'imposta di bollo del conto deposito? Vediamo di cosa si tratta, a quanto ammonta, come calcolarla e quando è possibile non pagarla.

Imposta di bollo conto deposito: cos'è e a quanto ammonta

L'imposta di bollo su conto deposito rappresenta una prestazione obbligatoria nei confronti dello Stato che, sovente, viene definita come una sorta di “patrimoniale”. Si tratta di una tassa indiretta in quanto non dipende dalla capacità contributiva del titolare del conto.

La tassazione sui conti deposito non è fissa ma proporzionale. A differenza infatti dell'imposta di bollo sui comuni conti correnti, che è pari a 34,20 euro annuali per le persone fisiche, quella sui conti deposito corrisponde allo 0,2% delle somme depositate per le persone fisiche per giacenze eccedenti i 5.000 euro.

Le modalità di calcolo dell'imposta di bollo sul conto deposito e le relative informazioni riguardo le tempistiche di applicazione della stessa, sono state stabilite e trasmesse tramite le circolari 48/2012 e 15/2013 emesse dall'Agenzia delle Entrate.

Vediamo adesso come si calcola l'imposta di bollo sul conto deposito.

Calcolo imposta di bollo conti deposito

Dopo aver definito in cosa consiste, cerchiamo adesso di capire come si calcola l'imposta di bollo sui conti deposito.

Ricordiamo anzitutto che tale imposta non segue una tassazione fissa ma proporzionale, pari al 2 x 1000 della somma depositata, ossia lo 0,2%. Il calcolo dell'imposta di bollo sul conto deposito viene quindi effettuato in relazione all'ammontare della somma vincolata e non in base agli interessi maturati.

Gli interessi proposti da banche e istituti di credito sono poi uno dei fattori principali per la scelta del miglior conto deposito.

Esempio: poniamo di vincolare una somma pari a 20.000 euro. L'imposta di bollo (annuale) sarà calcolata su tale somma e corrisponde quindi a 40 euro.

Oltre alla somma depositata, e quindi alla giacenza, l'ammontare del bollo sui conti deposito dipende anche da altri due fattori: periodicità della rendicontazione e data di apertura del conto.

Per quanto riguarda la periodicità della rendicontazione, gli istituti di credito possono prevedere 4 tipi di rendicontazione: mensile, trimestrale, semestrale o annuale. È quindi possibile che due conti deposito identici per tasso di interesse e durata del vincolo presentino poi due importi differenti in relazione all'imposta di bollo.

Esempio pratico: supponiamo di avere una giacenza media sul conto deposito pari a 10.000 euro. L'imposta sarà pari a 20 euro annuali. Ma se la banca prevede una rendicontazione per esempio semestrale l'imposta di bollo del conto sarà pari a 10 euro a semestre. Il costo annuale rimarrà quindi lo stesso l'importo cambierà in base, appunto, al periodo di rendicontazione.

Altro aspetto da tenere in considerazione è la data di apertura del conto deposito, ossia al periodo di vigenza. L'imposta viene infatti calcolata in base a quando il conto è stato aperto e risulta attivo. Se viene aperto un conto deposito ad ottobre con rendicontazione annuale al 31 dicembre, l'imposta di bollo non verrà calcolata sulla base dei 12 mesi ma sarà pari a un quarto. Se invece il conto risulta chiuso alla data di rendicontazione, verrà pagata solo un'imposta minima.

Ricapitolando quindi per il calcolo dell'imposta di bollo dei conti deposito occorre tenere in considerazione tre aspetti:

  • la giacenza
  • la periodicità della rendicontazione
  • la data di apertura del conto
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Imposta di bollo conto deposito: quando si paga

Dopo aver visto in cosa consiste e come avviene il calcolo dell'imposta, non rimane che capire quando si paga l'imposta di bollo sui conti deposito. Anzitutto va detto che, trattandosi di una tassa, la banca o l'istituto funge da sostituto d'imposta. Ciò significa che l'ammontare dell'imposta di bollo viene direttamente addebitata sul conto.

Per quanto concerne invece le tempistiche di addebito, l'imposta di bollo si paga al momento dell'emissione dell'estratto conto relativo al conto deposito stesso.

Nel caso di persone fisiche, se nel periodo di rendicontazione la giacenza media è inferiore ai 5.000 euro l'imposta non è dovuta.

Conto deposito senza imposta di bollo

Come abbiamo visto l'imposta di bollo corrisponde allo 0,2% della somma vincolata sul conto e molti risparmiatori si chiedono se esistono conti deposito senza imposta di bollo. Alla luce di quanto abbiamo detto finora, la risposta a questa domanda è negativa: non esistono infatti conti deposito che non prevedono l'imposta di bollo in quanto si tratta di una tassa dovuta allo Stato.

Quindi, come non pagare l'imposta di bollo sui conti deposito? Va ricordato che l'imposta di bollo non è dovuta se nel periodo di rendicontazione la giacenza media è inferiore ai 5.000 euro.

La seconda possibilità per evitare di pagare l'imposta di bollo è quella di trovare una banca che si prenda in carico la relativa spesa, esattamente come succede per i conti correnti classici.

Tra i conti deposito in cui l'imposta di bollo è carico della banca si possono citare per esempio Sì Conto! Deposito di Banca Sistema. il conto deposito Tinaba, il conto deposito illimity e il conto deposito Smart Bank:

  • Sì Conto! Deposito di Banca Sistema offre un'unica linea vincolata con durate variabili e tasso di interesse lordo fino al 5%. La liquidazione degli interessi avviene a fine vincolo e imposta di bollo a carico della banca

  • il conto deposito Tinaba, offerto da Banca Profilo, è un conto deposito vincolato con possibilità di svincolo parziale o totale e tasso di interesse lordo fino al 4% per i clienti Premium e 3% per i clienti Start. Anche con il conto deposito Tinaba l'imposta di bollo è a carico della banca

  • il conto deposito illimity prevede una linea svincolabile e una non svincolabile. I tassi di rendimento arrivano fino al 4,8% lordo per la linea non svincolabile del conto Premium e imposta di bollo a carico della banca

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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