Revolut ha annunciato l'apertura di una filiale in Italia. La fintech inglese che ha rivoluzionato il mondo bancario nel giro di pochissimo tempo, intende così penetrare ancor di più nel mercato italiano.
Oltre all'apertura della prima filiale italiana, sono diverse le novità che accompagneranno il piano di cambiamento di Revolut.
Ecco tutti i dettagli.
Revolut apre la filiale italiana: a dirigerla Maurizio Talarico
La notizia era nell'aria da diversi mesi e, dopo diverse conferme susseguitesi nelle ultime settimane, è ormai ufficiale: Revolut ha aperto la sua prima filiale italiana.
La fintech ha aggiunto così un ulteriore tassello al suo piano di sviluppo nello stivale, del quale l'apertura della filiale italiana è solo il primo passo.
A guidare la filiale nostrana della fintech è Maurizio Talarico, ex manager di Admiral e nuovo head of branch e head of lending per l’Italia.
L'apertura della filiale italiana segna quindi un nuovo capitolo nella storia della fintech che punta a raggiungere quota 2,5 milioni di clienti entro la fine 2024. Degli attuali 2 milioni di clienti italiani, sottolinea Talarico, un terzo si è aggiunto nel corso dell'ultimo anno.
La filiale italiana, permette a Revolut di penetrare maggiormente il mercato italiano, nell'ottica di farne una presenza stabile sul territorio.
Non solo. Questo importante passaggio apre le porte anche all'offerta di un IBAN italiano. Tutti i nuovi clienti non riceveranno più il vecchio IBAN lituano mentre i vecchi potranno fare richiesta di IBAN italiano a partire dal prossimo gennaio 2025.
Un passaggio importantissimo grazie al quale viene superato l'IBAN discrimination.
Revolut: IBAN italiano e nuovi servizi di credito
Revolut conta 35 milioni di clienti in tutto il mondo. Ad oggi i conti Revolut sono principalmente utilizzati come conti d'appoggio o secondari e per i servizi di compravendita titoli e criptovalute.
I conti Revolut sono infatti particolarmente amati da chi viaggia in quanto conti multivaluta, molto convenienti in relazione al tasso di cambio.
Ma, l'apertura della filiale nel nostro paese è solo la prima novità che vuole fare da apripista all'offerta di servizi bancari di stampo più tradizionale e a far si che il conto Revolut diventi il conto principale per un numero sempre maggiore di utenti. Primo su tutti l'IBAN italiano che la società ha reso disponibile per tutti i nuovi clienti. I vecchi lo potranno invece richiedere a partire dal prossimo gennaio.
Fino a oggi infatti Revolut operava con licenza bancaria lituana e, di conseguenza, anche l'IBAN dei conti era lituano. Ma, con l'apertura della filiale italiana, questo problema è ormai superato.
La finalità è quella di superare il cosidetto “IBAN discrimination” che rende più complicate alcune operazioni base quali l'accredito dello stipendio e la ricezione dei pagamenti, come spiega lo stesso Talarico.
Prestiti personali Revolut disponibili per i clienti italiani
Dopo l'annuncio di qualche mese fa, dallo scorso 30 settembre i prestiti personali Revolut sono disponibili anche per i clienti italiani.
Il prestito Revolut può andare da un minimo di 1.000 a un massimo di 50.000 euro con durate da 6 a 84 mesi (ossia 7 anni) con tasso di interesse fisso, stabilito in base al profilo creditizio del cliente.
Nello specifico il Tan varia dal 5,45% a circa il 15,5% mentre il Taeg dal 5,57% al 16,99%.
La richiesta avviene ovviamente in app tramite caricamento dei documenti richiesti e nel giro di pochissimi minuti, la somma richiesta viene accreditata sul conto. Ovviamente previa autorizzazione di Revolut.
Non sono previsti costi di istruttoria relativi a un'eventuale estinzione anticipata o per rimborsi parziali. Ciò significa che si saprà esattamente quanto occorre pagare mensilmente.
Al momento, sempre secondo quanto dichiarato da Talarico, si escludono accordi o collaborazioni con banche e istituti tradizionali di piccole o medie dimensioni.
Nel prossimo futuro, Revolut pensa di allargare anche alla concessione dei mutui.