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11 Ottobre 2023

Isybank: cosa cambia per i correntisti di Intesa Sanpaolo

Lanciata lo scorso giugno 2023, Isybank è la nuova banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo. Il passaggio “d'ufficio” a Isybank ha suscitato non poche reazioni negative da parte dei clienti, soprattutto inerenti alle modalità attraverso le quali comunicazione di trasferimento è stata effettuata.
Sulla vicenda è intervenuta anche l'Unione Nazionale Consumatori che ha presentato un esposto all'antitrust per richiedere la verifica della correttezza della pratica attuata da Intesa Sanpaolo.

Ma la domanda che tutti si pongono è senz'altro legata ai cambiamenti che questo passaggio comporta.

Vediamo allora di capire cosa cambia per i correntisti a seguito del passaggio da Intesa Sanpaolo a Isybank, cosa si può fare e quanto può essere conveniente.

Cos'è e come funziona Isybank

Prima di entrare nel merito della domanda cruciale relativa a cosa cambia con Isybank, una piccola parentesi su cos'è e come funziona la nuova banca digitale targata Intesa Sanpaolo.

Si tratta molto semplicemente di un conto corrente che consente di effettuare le più comuni operazioni bancarie ma con alcuni limiti rispetto ad altri conti più completi. La sostanziale differenza col conto Intesa Sanpaolo risiede nell'assenza di filiali sul territorio e nel fatto che tutte le suddette operazioni possono avvenire esclusivamente via app.

Si tratta quindi di un conto digitale a tutti gli effetti che prevede differenti tipologie tariffarie e consente di effettuare bonifici, accreditare pensione/stipendio, prelevare e via di seguito.

Isybank, cosa cambia per i correntisti Intesa Sanpaolo

Dallo scorso 16 ottobre 2023, ha preso il via il trasferimento dei conti di 300 mila clienti di Intesa Sanpaolo, dirottati verso isybank, la nuova banca digitale del gruppo. I trasferimenti toccheranno poi, entro il 2024, quota 4 milioni attraverso un graduale percorso.

Un passaggio che non ha mancato di suscitare parecchie polemiche, soprattutto per le modalità attraverso le quali è avvenuto. La banca si è difesa dalle accuse, sottolineando come tale comunicazione sia stata veicolata attraverso i canali indicati dai clienti come preferenziali.

Non stupisce quindi che, a distanza di pochi giorni dalla data di passaggio, i clienti di Intesa vogliano informazioni più precise.

Cosa cambia dunque per i correntisti di Intesa Sanpaolo che verranno trasferiti a isybank? Iniziamo col dire che il passaggio comporterà tutta una serie di cambiamenti e disagi.
Il primo cambiamento sostanziale, già anticipato, sarà l'impossibilità di effettuare operazioni in filiale o tramite il sito web. Si potrà infatti operare solo ed esclusivamente tramite l'app isybank. Il trasferimento comporterà anche il cambio del codice IBAN mentre non ci sarà nessun cambiamento relativo a carte di debito e prepagate che potranno continuare ad essere utilizzate. Tutti i bonifici in entrata relativi al vecchio IBAN, verranno reindirizzati sul nuovo conto isybank fino al 16 ottobre 2024.

Per tamponare un minimo il disagio, il trasferimento delle domiciliazioni delle utenze e addebiti verrà preso in carico dalla banca anche se non riguarderà tutti. Nella comunicazione ricevuta infatti, è presente un elenco degli addebiti dei quali la banca non si occuperà. Il consiglio è quindi quello di verificare quali saranno effettivamente gli addebiti dei quali si occuperà la banca e quali invece dovranno eventualmente essere risolti dall'utente.

Per quanto riguarda invece prestiti o mutui in essere al momento del passaggio, questi potranno essere pagati tramite il nuovo conto ma rimarranno collegati a Intesa Sanpaolo così come i libretti di risparmio ed eventuali cassette di sicurezza.

Erano state messe in conto anche alcune problematiche in relazione all'erogazione dei servizi:
  • dal 9 al 16 ottobre non è stato possibile effettuare disposizioni o modifiche di addebiti sul conto e bonifici permanenti
  • dal 12 al 16 ottobre, non è stato possibile effettuare bonifici 
  • dal 13 al 16 ottobre non poteva essere utilizzato il servizio di Home Banking
Ma quali conti verranno trasferiti da Intesa Sanpaolo a isybank? Proviamo a capirlo.

 

 

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Chi passa a isybank? Ecco quali conti vengono trasferiti e in base a cosa

Dopo aver chiarito cosa comporta il trasferimento del conto alla nuova banca, non rimane che capire chi passerà a isybank e in base a cosa verrà deciso il passaggio.

Intesa Sanpaolo ha “chiarito” che, oggetto del passaggio, saranno i conti “prevalentemente digitali”. Ma quali sono nello specifico? Il riferimento inquadra una tipologia di clienti abbastanza vaga, ossia di correntisti che non fruiscono – o lo fanno in maniera molto limitata – dei servizi erogati in filiale e che hanno operato più volte avvalendosi dei servizi digitali.

Il trasferimento “automatico” non coinvolgerà però alcune tipologie di utenti quali:

  • clienti con età superiore ai 65 anni
  • clienti che hanno in essere un fido sul conto
  • clienti con giacenze superiori ai 100.000 euro
  • clienti che, nel corso dell'ultimo anno o dall'apertura del conto, hanno effettuato più di 10 operazioni in filiale

Come si evince, l'unico parametro chiaro di valutazione attiene l'ultimo punto sopracitato. Rimane al momento in un limbo la situazione di chi, per esempio, ha effettuato un numero minore di operazioni in filiale così come rimane senza risposta la domanda relativa a quante volte un cliente deve aver utilizzato un canale digitale per effettuare un'operazione e in quale lasso di tempo per poter essere considerato un “cliente digitale”.

Va da sé che poi, non essersi recati in filiale non significa necessariamente che non si voglia conservare la possibilità di farlo.   

Come tornare a Intesa Sanpaolo da isybank, ecco cosa si può fare

Dopo aver chiarito chi verrà interessato dal passaggio Intesa Sanpaolo – isybank e cosa questo comporta, proviamo a rispondere ad un'altra importante domanda: è possibile opporsi al trasferimento del conto? E come fare per tornare a Intesa Sanpaolo da isybank?

Per quanto riguarda la possibilità di opporsi al trasferimento, va subito detto che i clienti ai quali è stata inoltrata la comunicazione di trasferimento avevano tempo fino allo scorso 12 settembre 2023 per chiarire di non voler essere un “cliente digitale” e comunicare la propria intenzione di rimanere in Intesa Sanpaolo.

L'altra unica alternativa per ritornare in ISP da isybank rimane quella “tradizionale”, ossia l'apertura di un nuovo conto corrente Intesa Sanpaolo da effettuarsi in filiale. I clienti che desiderano effettuare questa scelta potranno usufruire delle agevolazioni dedicate ai nuovi clienti.

Rimane poi valida l'opzione di chiudere il conto e mettersi alla ricerca di un'altra banca, valutando in questo caso tutte le varie offerte presenti sul mercato al fine di trovare il miglior conto corrente che meglio soddisfa le proprie necessità.

Conviene passare a isybank? Ecco cosa c'è da sapere

Il conto isybank presenta tre differenti piani tariffari: isyLight, isySmart e isyPrime. Il piano tariffario che verrà assegnato di default nel passaggio è il conto isyPrime ossia quello che, come chiarito da Intesa Sanpaolo, si presenta come il piano più completo.

Appurato quindi che sarà IsyPrime il nuovo conto dei correntisti trasferiti da Intesa Sanpaolo, conviene passare a isybank in termini di costi?

Il conto isyPrime, al pari delle altre tariffe proposte, non è un vero e proprio conto in quanto non è possibile, per esempio, abbinare un deposito titoli o aprire un fido. Ma rimanendo puramente nell'ambito del possibile vantaggio economico, isyPrime consente di effettuare le più comuni operazioni bancarie a fronte di un canone mensile pari a 9,90 euro. Un costo a nostro avviso decisamente troppo alto!

Al di là di ciò, va comunque considerato che il conto isybank è pensato per una gestione ordinaria che esclude quindi la possibilità, come visto sopra, di gestire attività legate a mutui e prestiti per esempio per le quali si dovrà continuare ad utilizzare l'app di Intesa Sanpaolo.

Insomma, se si è davvero “clienti digitali” e si svolgono sul conto solo operazioni di gestione ordinaria si può pensare di fare un raffronto tra il conto isybank e altri conti presenti sul mercato.

Ma se invece si ha necessità di una filiale, di mutui o prestiti, va da sé che il conto digitale è da escludersi a priori.

Quali alternative a isybank? Ecco la migliore

Come abbiamo avuto quindi modo di vedere precedentemente, il conto isybank è concepito per chi non ha grandi necessità in merito alla gestione del conto e non intende usufruire di tutta una serie di servizi aggiuntivi come mutui, investimenti e via di seguito.

Considerando poi il canone del conto più completo, ossia isyPremium, questo presenta un costo annuo pari a 118,8 euro.

Nel vasto panorama di prodotti bancari anche a canone zero e le polemiche che hanno investito isybank, non sono pochi gli utenti che si chiedono quali alternative ci siano.

Una valida alternativa alla banca digitale di Intesa Sanpaolo è rappresentata, per esempio, dal conto Fineco, ideale soprattutto per chi è alla ricerca di un conto che propone non pochi servizi aggiuntivi a fronte di un canone zero.

Col conto Fineco, infatti, il primo anno è gratis e il costo per i successivi è facilmente azzerabile e prevede poi un'offerta completa di prodotti bancari come mutui, prestiti e fidi.

Fineco prevede anche un conto trading con un'ampia lista di ETF gratuiti e diverse agevolazioni per gli under 30 tra le quali il canone sempre gratuito e commissioni di trading ridotte.

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Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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