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Risparmio
23 Novembre 2023

Tutto sul bonus mobili 2024: a chi spetta, requisiti e come richiederlo

Mentre è definitivo l'addio al superbonus che non verrà prorogato nel 2024, la legge di Bilancio approvata lo scorso 16 novembre dal Governo, da il definitivo via libera al bonus mobili ed elettrodomestici anche per il 2024. Cambiano però le cose che vedono, in primis, un abbassamento del tetto di spesa che passa dagli 8.000 ai 5.000 euro.

Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti, a chi spetta e come richiedere il bonus mobili 2024.

Bonus mobili 2024: come funziona

Il bonus mobili consiste in una detrazione fiscale Irpef del 50% relativa all'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici acquistati per l'arredo di immobili. Per poter usufruire però di tale agevolazione fiscale, l'immobile da arredare deve essere oggetto di ristrutturazione.

La maggiore novità riguarda, come anticipato, la variazione del tetto di spesa utile ai fine del calcolo della detrazione che passa da 8.000 a 5.000 euro. Il bonus viene quindi ridimensionato con un taglio di 3.000 euro.

Per poter usufruire del bonus, il pagamento delle spese relative a mobili ed elettrodomestici acquistati deve essere tassativamente effettuato tramite bonifico, carta di debito o carta di credito. Non sono ammessi pagamenti in contanti, assegni o qualsiasi altro metodo di pagamento.

Le nuove soglie entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024.

Bonus mobili 2024: requisiti e a chi spetta

Per poter usufruire della detrazione Irpef prevista dal bonus mobili, occorre acquistare mobili o grandi elettrodomestici destinati all'arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.

Il bonus può essere richiesto da tutti, senza requisiti di Isee o di redditto. Possono beneficiare dello sgravio fiscale previsto coloro che acquistano mobili e/o elettrodomestici nuovi entro il prossimo 31 dicembre 2024.

Come specificato dall'Agenzia delle Entrate, tali acquisti devono essere destinati all'arredo di un immobile sul quale sono stati realizzati interventi di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello di acquisto dei beni.

Ossia, chi per esempio ha acquistato un mobile entro il 31 dicembre del 2023 ma non ha iniziato nessun lavoro di ristrutturazione nel corso dello stesso 2023, non può beneficiare del bonus nel 2024.

La detrazione è a carico della singola unità immobiliare oggetto di ristrutturazione. Una stessa persona che esegue quindi lavori di ristrutturazione su due immobili differenti ha diritto al bonus per entrambe.

Cosa si può acquistare col bonus mobili ed elettrodomestici

Si può usufruire della detrazione Irpef prevista dal bonus per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi. Non sono quindi previste agevolazioni per acquisti di beni usati.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici in particolare sono previste specifiche classi energetiche a seconda della tipologia del bene. Nel dettaglio:

  • forni: classe energetica non inferiore alla classe A
  • lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie: classe energetica non inferiore alla classe E
  • frigoriferi e congelatori: classe energetica non inferiore alla classe F

Rientrano tra i grandi elettrodomestici anche apparecchi per il riscaldamento e condizionamento come stufe, ventilatori, radiatori nonché apparecchi di cottura, piastre riscaldanti.

Si sottolinea che rientrano nel bonus gli acquisti di elettrodomestici dotati di etichetta energetica. Se tali beni ne sono sprovvisti, le agevolazioni avranno effetto solo qualora non vi sia obbligo di etichetta per il dato elettrodomestico.

Per quanto riguarda i mobili, a titolo esemplificativo, possono essere acquistati beni che rappresentano un necessario complemento d'arredo. A titolo esemplificativo:

  • letti
  • librerie
  • cassettiere
  • armadi
  • materassi
  • dispositivi di illuminazione
  • scrivanie
  • tavoli
  • sedie
  • divani
  • comodini
  • poltrone

Non sono invece detraibili le spese effettuate per acquisto di porte, pavimenti, parquet tende e complementi d'arredo.

Nell'importo massimo possono essere conteggiate anche le eventuali spese di trasporto e montaggio di mobili e grandi elettrodomestici.

Si tratta quindi di un'interessante opportunità di risparmio per quanti hanno già avviato lavori di ristrutturazione sulla propria abitazione. 

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Come richiedere il bonus mobili 2024

Non vi sono in questo senso variazioni rispetto a quanto previsto per il 2023. La richiesta per usufruire del bonus va fatta contestualmente alla dichiarazione dei redditi dimostrando di aver realmente sostenuto le spese dichiarate.

A tal proposito, è sempre l'Agenzia delle Entrate a chiarire la documentazione che deve essere conservata e presentata in sede di dichiarazione. Di seguito i documenti da conservare attestanti il pagamento:

  • ricevuta del bonifico
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti tramite carta di credito o debito)
  • attestazione di avvenuto addebito sul conto corrente
  • fatture degli acquisti dei beni o scontrino con il codice fiscale dell'acquirente comprensivi di natura, qualità e quantità dei beni acquistati

La detrazione, entro il limite di spesa massimo pari a 5.000 euro, viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Esempio: se si ottiene un agevolazione pari a 3.000 euro, si può scalare per dieci anni un importo pari a 300 euro.

Si può infine usufruire del bonus anche se l'acquisto è avvenuto tramite finanziamento a rate. La banca o istituto che concede il prestito deve però pagare il corrispettivo con le stesse modalità precedentemente indicate (ossia bonifico o carta di credito/debito) e il contribuente deve conservare copia della ricevuta di pagamento.

Mobili ed elettrodomestici possono essere acquistati anche all'estero purché si disponga dei documenti di cui sopra.

Bonus mobili 2024 senza ristrutturazione

Non sono in pochi a chiedersi se è possibile usufruire del bonus mobili 2024 senza ristrutturazione. La risposta a questo quesito è no, si può usufruire del bonus solo in relazione ad acquisti di mobili e grandi elettrodomestici effettuati per immobili oggetto di ristrutturazione.

Tuttavia, tali interventi di ristrutturazione non devono per forza essere “invasivi” ed essere qualificati come ristrutturazione edilizia in senso stretto secondo quanto disciplinato dal Testo Unico Edilizia.

É la stessa Agenzia delle Entrate a specificare quali sono gli interventi edilizi che consentono di beneficiare del bonus:

  • lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia
  • ripristino o ricostruzione di un immobile danneggiato a causa di calamità naturali in caso sia stato dichiarato lo stato di emergenza
  • manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, restauro e risanamento conservativo su parti comuni di edifici residenziali. In questo caso però, mobili ed elettrodomestici acquistati devono essere utilizzati per l'arredo delle parti comune e non per quello delle singole abitazioni.

Gli interventi di manutenzione ordinaria per unità abitative private non danno quindi diritto al bonus (come per esempio sostituzione pavimenti, tinteggiatura pareti e soffitti e via di seguito).

Ricordiamo che poi, tra le attività di manutenzione straordinaria sono compresi anche interventi di realizzazione dei servizi igienici, operazioni di sostituzione infissi, apertura di nuove porte o finestre, realizzazione di un balcone.

Bonus mobili 2023 e 2024 sono cumulabili?

Anche la risposta a questa domanda è abbastanza semplice e lascia spazio a pochi dubbi: i bonus mobili non sono cumulabili.

In parole semplici, il limite di spesa di 5.000 euro previsto per il 2024 non può essere sommato al limite di 8.000 euro previsto per il 2023. Ogni limite di spesa vale quindi solo per l'anno relativo. Inoltre, in caso si superino le soglie stabilite nell'anno precedente, non si può usufruire del bonus nell'anno seguente.

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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