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19 Novembre 2021

Investimenti e finanza sostenibile: il futuro si chiama ESG

La crescente attenzione in merito alle tematiche ambientali è ormai un fatto assodato. Sappiamo molto bene che la questione del climate change è una problematica che richiede un netto cambio di paradigma per poter essere affrontata. Governi, istituzioni e imprese saranno chiamati sempre più a mettere in atto tutte una serie di cambiamenti finalizzati a contenere il problema. 

Allo stesso modo si assiste ad una crescente sensibilità dei singoli nei confronti non solo delle tematiche ambientali ma anche di quelle relative al sociale ed all’etica delle imprese in termini di governance. Atteggiamento quest’ultimo maggiormente accentuato nelle nuove generazioni, in particolar modo nei millennials. 

Ma come influisce tutto ciò sul mondo della finanza? La risposta si chiama ESG.

Cosa significa ESG?

ESG è l’acronimo di Environmental, Social e Governance (ambiente, società e gestione aziendale). Il termine ESG non è stato coniato da poco - risale infatti al 2005 - ma è solo di recente che il suo significato ha cominciato ad assumere crescente rilevanza anche in ambito finanziario.

La metrica ESG, in quanto metrica appunto, stima l’impatto che un’impresa ha sull’ambiente e sulla società, sia in termini qualitativi che, soprattutto, quantitativi. Introduce quindi un indice, l’indice ESG, sulla base del quale l’impresa viene “valutata”.
Al pari degli indici finanziari relativi alle performance economiche, l’indice ESG rimanda ad una valutazione in termini di sostenibilità dell’impresa o dell’organizzazione.

Cosa sono gli investimenti ESG?

Quando si parla di investimenti ESG ci si riferisce ad una specifica tipologia di investimenti sostenibili per i quali, nella scelta delle realtà sulle quali investire, ci si basa su precisi criteri ESG nel valutare il livello di sostenibilità dell’impresa stessa. Sintetizzando:

  •  la “E” di Environmental: è legata a tutto quanto concerne l’ambiente. I relativi criteri di valutazione, come l’emissione di CO2 per esempio, stimano l’impatto che le azioni messe in essere dall’impresa hanno in termini ambientali;
  •  la “S” di Social: sono i criteri relativi all’impatto sociale dell’impresa e prendono in esame le relazioni che questa intrattiene con la società in termini di uguaglianza, rispetto dei diritti umani, condizioni lavorative e via di seguito;
  • la “G” di Governance: richiama le buone politiche di gestione aziendale ispirate a principi etici, i cui criteri fanno riferimento alla trasparenza delle decisioni aziendali, rispetto dei diritti degli azionisti, le logiche retributive dei dirigenti ecc.

Perché investire ESG?

Al di là della rilevante ed encomiabile motivazione etica, orientare la propria scelta verso gli investimenti ESG significa anche accordare la propria fiducia a quelle imprese e organizzazioni ESG che, a quanto emerso dalle più recenti ricerche del settore, sembrano essere anche maggiormente solide e reattive in caso di crisi ed emergenze.

I dati hanno infatti evidenziato come, nel corso della recente pandemia da Covid-19, imprese e organizzazioni ESG se la siano cavata meglio di quelle tradizionali ottenendo migliori performance finanziarie.

Perché questo? La spiegazione è molto semplice: i fattori cardine della ESG quali quelli ambientali, sociali e di governance, vengono considerati fattori di rischio nell’ambito dell’analisi extra-finanziaria.

Per esempio, un’impresa che persegue i criteri ESG ha già analizzato il suo rapporto con l’ambiente e la maniera nella quale i potenziali cambiamenti dello stesso possono impattare sulla sua organizzazione. Può quindi mettere preventivamente in atto strategie specifiche per far fronte a quei cambiamenti.

O ancora, un’organizzazione che basa la propria governance su principi etici ridurrà il rischio di incappare in qualche scandalo per corruzione o per trattamento poco etico dei dipendenti. A titolo esemplificativo basti citare quanto accaduto a Deliveroo a seguito delle proteste dei suoi lavoratori: la società ha avuto un crollo pur performando bene da un punto di vista finanziario.

In questo senso quindi, le imprese e organizzazioni ESG vengono percepite maggiormente solide e preparate a far fronte ad eventuali imprevisti e momenti di crisi e capaci dunque di attrarre più investitori attenti e consapevoli. 

Investimenti ESG e millennials

Come precedentemente accennato, stiamo assistendo ad una crescente sensibilità dei singoli nei confronti delle tematiche etiche, sociale ed ambientali. Questa tendenza è trainata in particolar modo dai millennials che si mostrano sempre più attenti e orientati verso gli investimenti sostenibili.

Infatti, secondo una recente ricerca della MSCI, nel 2019 il 95% dei millennials ha espresso il suo interesse verso gli investimenti responsabili e l’89% si aspetta che le analisi condotte dalle società finanziarie sulle performances delle imprese siano basate sui criteri ESG.

Questa tendenza non è ovviamente passata inosservata e sono diversi i player bancari e finanziari che l’hanno colta come, per esempio, Buddybank che ha recentemente lanciato Steppy, il suo servizio finanziario per millennials che propone portafogli di investimento ESG.

Oppure Flowe che, in partnership con Doconomy, stima l’emissione di CO2 prodotta dalle spese effettuate con la sua carta conto ecologica.

Insomma, il futuro degli investimenti sembra virare sempre più verso i criteri della consapevolezza e della sostenibilità, prediligendo realtà ESG percepite come maggiormente solide, affidabili e reattive nell’affrontare crisi ed emergenze. A tutto vantaggio dell’ambiente e della società, oltre che delle proprie finanze.

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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