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19 Novembre 2021

Il governo dice no al Cashback: programma sospeso dal 1° luglio

È ormai ufficiale la decisione del Governo di sospendere il Cashback di Stato. A partire dal 1° luglio infatti il piano Cashback è stato sospeso per il periodo relativo al secondo semestre del 2021. Si tratta quindi, ad oggi, di una sospensione di 6 mesi con la possibilità di riprendere nel 2022, eventualità questa però ancora tutta da appurare. 

Se quindi non sarà possibile usufruire di bonus per il secondo semestre del 2021, non sono comunque in pericolo i rimborsi cashback relativi ai primi sei mesi dell’anno in corso.

Cosa prevedeva il piano Cashback?

La misura varata dal precedente governo Conte era volta, com’è noto, ad incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici tramite bancomat e carta di credito al fine di scoraggiare l’evasione fiscale.

Il programma Cashback - o cashless -  prevedeva la possibilità di ricevere un rimborso direttamente sul conto corrente in base agli acquisti effettuati nell’arco di un semestre.
Agli aderenti all’iniziativa veniva riconosciuto un rimborso cashback fino ad un massimo di € 150 per quanti avessero effettuato almeno 50 pagamenti elettronici. Ne avevamo parlato qui.

Cashback: le critiche al piano di rimborsi

La misura non è mai stata esente da critiche e la schiera dei detrattori si è fatta via via più consistente col passare del tempo. La stessa BCE, tramite una lettera all’allora Ministro dell’Economia Gualtieri, aveva preso parte al dibattito esprimendosi in maniera negativa circa la convenienza della proposta.

Sarebbero molteplici le motivazioni che hanno portato alla sospensione del Cashback da parte dell’attuale Governo Draghi, la principale delle quali ruota attorno alla considerazione del piano come regressivo e troppo oneroso da sostenere.

In concomitanza alla sospensione del Cashback “ordinario” si ferma anche il Super Cashback che prevedeva un premio speciale di € 1.500 per i 100.000 consumatori più attivi e che ha attirato non poche critiche in merito alla polemica nata attorno ai micropagamenti dei cosiddetti furbetti del cashback.

Non tutti però, sia dentro che fuori il contesto politico, sono concordi sull’inadeguatezza della misura che ha visto partecipare circa di 8,9 milioni di cittadini ed è presumibile aspettarsi che saranno diversi i players del settore bancario che proveranno a colmare il vuoto lasciato dal Cashback di Stato. Satispay per esempio, app tutta italiana di pagamenti digitali, ha già annunciato la proroga del suo servizio di cashback. 

Il Cashback di Stato, dopo lo stop di 6 mesi, dovrebbe riprendere nel gennaio 2022 a seguito di ulteriori verifiche e valutazioni. 

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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